Introduzione a virtualenv
Python non è esattamente il linguaggio più comodo sulla piazza, quando si tratta di gestire le dipendenze. Per questa ragione, esistono strumenti di supporto come virtualenv.
Virtualenv consente di creare degli ambienti virtuali (virtual env-ironments, come il nome suggerisce) in cui installare/disinstallare pacchetti senza per questo influire sulle dipendenze globali.
Il mio consiglio è quello di mantenere le dipendenze globali al minimo e fare tutto all'interno degli ambienti virtuali.
Si può anche utilizzare conda, per raggiungere un obiettivo simile, ma virtualenv è più facile, comodo, leggero. Lo scrive una persona che ha cominciato con conda e si è poi ricreduta.
Come si installa?§
Su Arch Linux:
$ sudo pacman -S python-virtualenv
Creare un ambiente virtuale§
Basta un comando:
$ virtualenv new-env
In questo modo, l'ambiente finirà con l'ereditare tutti i pacchetti preesistenti nell'ambiente globale.
Se, invece, si vuole partire da una tabula rasa con i soli fondamentali, allora bisogna dare un argomento supplementare; in questo modo:
$ virtualenv --no-site-packages yourenv
Attivare l'ambiente virtuale§
$ source yourenv/bin/activate
Installare pacchetti nell'ambiente virtuale§
Adesso puoi installare tutti i pacchetti che vuoi (con pip
):
(yourenv)$ pip install <package>
Ad esempio, per installare matplotlib:
(yourenv)$ pip install matplotlib
Disattivare l'ambiente virtuale§
Per uscire dall'ambiente virtuale (disattivare):
(yourenv)$ deactivate
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