Era piena notte quando ho letto le prime notizie sui bombardamenti ed è stato particolarmente straniante perché avevo appena finito di vedere Les Carabiniers di Godard, un film che su bombardamenti e fucilazioni ha molto da dire.

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Principalmente ci ricorda due cose: che la guerra è una delle più orribili opere umane, ma anche che è mossa da piccoli egoismi e basse ideologie, proprio come quelle che hanno peristalticamente innescato il conflitto nei giorni scorsi.

Penso sia opportuno tenere a mente che:

  • Il nostro primo pensiero deve essere rivolto a chi veramente vive il dolore del conflitto armato;
  • Non ogni argomento va trattato con tifoserie da stadio e, quindi, condannare le riprovevoli azioni di Putin non deve significare automaticamente un appoggio incondizionato alla NATO, né tanto meno ad ulteriori gruppi armati fascisti sul territorio;
  • È importante esercitare un continuo scetticismo sulle informazioni più calde, perché è prevedibile che assisteremo al mischiarsi di più fenomeni che ostacolano la comprensione degli eventi. Tra questi: la propaganda delle varie parti, ma anche il pressapochismo di chi, pur di soddisfare la fame di informazioni, è capace di spacciare immagini del videogioco War Thunder per fotografie reali del conflitto aereo (sì, è successo veramente sul Tg1 e sul Tg2).
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un fotogramma di un filmato di war thunder