Siccome girano articoli come quelli del Messaggero che descrivono il "Rave di Viterbo" con parole adatte forse solo ad un buon film di Romero ("parco degli zombie tra stupri, morte e partorienti"), ma anche tante tante notizie assolutamente inventate come morti che si affastellano al sole, "indiscrezioni" provenienti da gruppi Telegram non precisati e pure una sequela infinita di richiami alla forza, all'ordine e al decoro da parte di numerosi esponenti politici, ci tengo a ricordare che non bisogna aspettarsi d'improvviso un giornalismo affidabile e disinteressato da parte di quelli che hanno saputo solo polarizzare il dibattito e cavalcare la disinformazione sul Covid e relativi vaccini fino a pochi mesi fa.

Il problema, infatti, non è mai stato il Covid che "ci ha colti alla sprovvista e non abbiamo saputo raccontare", ma la vera e propria malafede di alcune testate giornalistiche mainstream di cui dobbiamo ricordare i nomi al fine di difenderci da una insistente disinformazione. Questa maniera di spargere notizie niente affatto verificate solo dopo averle accuratamente miscelate alle dichiarazioni di questo o quell'altro portavoce che nulla sa degli eventi in essere eppure discetta di Esercito, sgomberi e manganellate da chilometri di distanza potrebbe ricordare le piogge teratogene di agente arancio gettato sulla rigogliosa flora vietnamita negli anni Sessanta, a patto che si immagini l'opinione pubblica come una fitta foresta di pensieri.

Mi chiedo pure come mai non si verifichi lo stesso pandemonio di settimana in settimana per i numerosi morti sulla strada a seguito della classica serata al locale: sono forse vite che valgono meno? Anche il problema degli assembramenti ha tutta l'aria di un pretesto polemico, visto che non si odono invocazioni alle forze armate quando la TV mostra affollatissime spiagge, né mi pare di averne sentite in occasione degli europei. Si resta in attesa di testimonianze più affidabili ed analisi più assennate al fine di stabilire eventuali responsabilità su questo o quel danno che un evento di dimensioni simili non c'è dubbio che possa portare, anche se temo che per il loro arrivo l'attenzione del pubblico si sarà dissolta lasciando solo scorie di rabbia punitiva.

P.S. A detta di chi ne sa qualcosa, non si tratta di un rave ma di un teknival.

Aggiornamenti e conclusioni§

Non so se purtroppo o per fortuna, ma avevo ragione a sospettare dei durissimi articoli del Messaggero e di altri quotidiani nazionali e locali sul cosiddetto "Rave di Viterbo" (o meglio sul teknival Space Travel). Cosa è venuto fuori nel frattempo:

  • Il ragazzo annegato NON era stato al teknival, ma è morto durante una serie di tre immersioni fatte al lago indipendentemente. Ovviamente si tratta di una tragedia, ma è stata legata all'evento senza pensarci due volte da una stampa irresponsabile che ha anche spostato i riflettori sul dolore di una famiglia distrutta. Il padre si è detto incredulo perché pare che il figlio fosse solito fare immersioni.
  • Degli altri due morti citati da alcune testate non si è più saputo nulla perché erano semplicemente stati inventati.
  • Il lago era comunque molto distante (come si può apprezzare dalla mappa) e non a due passi dal teknival come invece pareva di capire da alcune descrizioni fatte.
  • Dei cani morti al sole non si è più saputo nulla e non ci sono dimostrazioni di sorta. Pare che questa fosse stata un'iperbole di una partecipante amareggiata fatta in un commento su Facebook e poi ripresa dai giornali come fonte affidabile.
  • Si è parlato a lungo di stupri ma alle forze dell'ordine non risulta neanche mezza segnalazione.
  • Il terreno (come dimostrato da un video in elicottero) e da svariate foto ottenute dopo l'evento è stato lasciato pulito, senza spazzatura sparsa in giro. Lo stesso non si può dire di un qualunque ferragosto in spiaggia o di una qualunque festa in lidi privati.

Aggiungerò qui sotto link utili a contenuti che mi hanno aiutato a capire meglio la questione, anche se ormai il danno è stato fatto e si è diffusa l'idea di un festival degli orrori che molti dicono andasse soppresso con le forze armate. Su chi abbia guadagnato da questa storia e su chi invece ci abbia perso credo non ci siano bisogno di argomentare, quindi vi lascio solo i fatti.


In foto un aereo mentre sparge agente arancio in Vietnam.