Elsevier ha pubblicato un intero libro avente come argomento la tavola periodica, ma intere porzioni di testo erano state spudoratamente saccheggiate da Wikipedia. Se ne è accorto un wikipediano finlandese che ha chiesto subito una mano ad un professore di chimica inorganica dell'Illinois, Thomas Rauchfuss. Stava forse vedendo delle somiglianze laddove non ne esistevano davvero? Alcune parti non erano del tutto copiate ed incollate, ma comunque sembravano parafrasate con una leggerezza tale da non riuscire a nascondere l'origine.

Rauchfuss, sorpreso dall'evidenza del plagio, ha dapprima evitato di contattare direttamente Elsevier ed ha chiesto spiegazioni a Theo Kloprogge, primo autore del libro e professore all'Università di Queensland a Brisbane, in Australia. Quest'ultimo, nonostante avesse ricevuto le pagine con i plagi evidenziati a riprova del fatto, si è giustificato dicendo di non essere un chimico bensì un mineralista e di avere quindi affidato il controllo antiplagio ad un software dal quale sosteneva di non aver ricevuto output positivi.

Rauchfuss, impugnando le porzioni plagiate, si è rivolto agli altri autori del libro:

  • Il secondo non ha mai risposto;
  • Il terzo ha spiegato di aver solo fornito le foto per il libro e di non saperne assolutamente nulla.

Perché qualcuno desse peso alle accuse, è stato necessario che Rauchfuss si rivolgesse alla stessa Elsevier, il cui responso non si è fatto attendere. Il libro è stato immediatamente ritirato e qualcuno potrebbe anche pensare di lodare la prontezza dell'editore; ma è mai possibile che Elsevier non si fosse degnata di fare una semplice verifica antiplagio prima di pubblicare il libro? E si sottolinea semplice, ossia diretta alle copiature più evidenti mediante l'uso di un software dedicato.

Ciò che emerge è certamente la malafede di almeno uno degli autori che avrà pensato di farla franca e lucrare senza sforzi sul lavoro altrui (sottovalutando la meticolosità di certi lettori), ma più in generale si osserva da tutte le parti in causa disinteresse o - peggio - totale mancanza di rispetto nei confronti di chi si impegna davvero ad elaborare e distribuire risorse conoscitive libere e per tutti.

Non basta mettere un cappello o un logo su qualcosa per acquisire diritti di proprietà e lucrarci sopra (o per lo meno non dovrebbe bastare).


Per maggiori dettagli sullo svolgimento dei fatti vi rimando alla fonte:

cover libro

Nell'immagine la copertina del libro nella consueta qualità Full HD con cui Elsevier pubblica le anteprime sul sito ufficiale.