Sull'importanza del sangue giovane ed esperimenti di parabiosi
Dopo neanche 24 ore dall'annuncio di collaborazione con TARA Biosystems, Insilico Medicine dichiara di volersi impegnare in un'altra collaborazione con un'azienda biotech emergente, Elevian.
Se di Insilico Medicine potete leggere in questo recente articolo, per quanto riguarda Elevian bisogna aggiungere qualcosa. Si tratta di un'azienda che si prefigge l'obiettivo di combattere e prevenire le malattie correlate all'invecchiamento. Il suo target di punta è il pathway del GDF11, a proposito del quale ha pubblicato diversi studi, di cui ne ho trovato uno su Science alquanto interessante (ma se ne trovano anche su Nature, PNAS e Cell).
Il loro studio è stato condotto esponendo topi anziani alla circolazione ematica di topi più giovani; si parla in questi casi di esperimenti di parabiosi. In cosa consistono ESATTAMENTE questi esperimenti di parabiosi? Facendola breve, bisogna prendere i due topi e "fonderli" chirurgicamente, per cui sembra che siano appiccicati gli uni agli altri come delle chimere di mitologie lovecraftiane.
Però non si prendono le arterie e le vene dei due individui come fossero tubi della lavatrice, per poi suturarli in maniere che solo l'horror fantascientifico consentirebbe (credo). L'unione avviene mediante la pelle, che come conseguenza dell'operazione si infiamma. L'infiammazione, a sua volta, induce la formazione di una microcircolazione nel sito interessato.
Al che verrebbe da pensare: ma i due individui non rischiano in questo modo ripercussioni date da reazioni immuno-allergiche? No, perché condividendo il sangue, condividono anche gli antigeni in circolo. In tutta onestà, però, non so quanto sia difficile fare in modo che non muoiano nel processo. Parlando del processo, se la vostra curiosità va oltre la semplice descrizione che vi ho fornito, non temete: linkerò nelle fonti un video dell'operazione chirurgica, ma sappiate che per i non addetti ai lavori sembrerà una roba che potevano partorire solo gli alieni dei Simpson o di Mars Attacks. Io vi ho avvisato.
Andiamo al nocciolo della questione: i dati riportati da Elevian paiono dimostrare che questa particolarissima condizione è in grado di ricondurre i topi più anziani a ripristinare il corretto funzionamento di alcuni processi rigenerativi che avevano subito delle compromissioni a causa del fenomeno di invecchiamento.
Da questa osservazione, i ricercatori di Elevian hanno tratto una tesi tanto semplice quanto non banale: nel "sangue giovane" deve essere contenuto un fattore o un insieme di fattori bioattivi in grado di impedire la compromissione delle vie di rigenerazione cellulare. La loro ricerca ha portato al GDF11, un fattore di crescita la cui concentrazione ematica diminuisce tipicamente con l'età.
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