Anche per me è arrivato il momento di fare il resoconto di fine anno. Cercherò di non essere troppo palloso, ma chiaramente è quel tipo di post scritto per chi avesse tempo da perdere perché sta aspettando l'arrivo degli antipasti da qualche parte.

E' stato un anno di cui non mi posso lamentare, anche se molto del lavoro svolto è ancora sommerso e vedrà la luce solo nel 2020. Una delle novità più rilevanti del 2019, a livello di gestione, è stata l'inserimento dei banner pubblicitari sul sito, introdotti nella speranza di raggranellare come minimo i soldi che spendo per mantenere i server ed i servizi annessi. Come immaginavo sin dall'inizio, però, non è servito assolutamente a nulla, dato che le mie "scelte editoriali" sono l'antitesi di quelle consigliate:

  1. Condivido i contenuti integrali anche fuori dal sito, disperdendo l'utenza;
  2. I soldi dai banner di adsense arrivano solo quando qualcuno su quei banner ci clicca e, comunque, non si possono prelevare finché non viene raggiunto un monte minimo che è distante anni luce dai miei numeri;
  3. Le posizioni che ho scelto per i banner sono quelle che avrei apprezzato (o, per lo meno, non avrei detestato) da utente, cioè quelle meno remunerative.

Il risultato sono briciole di euro con cui potrei farmi fare un caffè o due se solo potessi riscuoterli. E non posso. Ma ripeto: nulla di sorprendente. Questo parziale (ma atteso) insuccesso è decisamente bilanciato dal successo degli articoli.

Solo il blog ha visto un incremento degli utenti del 250% rispetto all'anno precedente: parliamo di più di 4 mila utenti per circa 7500 visualizzazioni di pagina uniche. Per me sono numeri più che considerevoli e per questo sono veramente grato a voi che costituite la community, dato che "solo" circa 2000 di queste visualizzazioni si possono attribuire alle ricerche su google. Tra queste spiccano capolavori del giornalismo scientifico come "l'enzima della cacca e dell'alito cattivo", che è molto gettonato (per qualche ragione) tra gli utenti che giungono dai motori di ricerca. La cosa mi diverte parecchio (lo trovate qui).

L'articolo più amato da tutte e tutti, bambini ed adulti, è invece questo sul larotrectinib.

Ci sta tutta, visto che si tratta della prima piccola molecola in grado di colpire tumori solidi anche metastatici a prescindere dal tessuto in cui si sono sviluppati. Gli altri arrivati sul podio ve li metto qui da qualche parte.

Va pure detto che probabilmente questo è il primo ed ultimo anno che faccio simili resoconti basandomi sulle analytics, perché per l'anno prossimo stavo pensando a cambiamenti strutturali del sito stesso, cambiamenti che includono l'eliminazione di tutti gli script di google e compagnia che raccolgono dati che a me, in fondo, non servono a moltissimo. A darmi un feedback sugli articoli che vi piacciono ci pensate già voi, commentando e condividendo sulle varie piattaforme e, onestamente, non porto avanti questo progetto per i numeri. Spesso mi hanno regalato soddisfazioni enormi anche articoli che hanno apprezzato tre persone in croce, ma che magari ho ritenuto piuttosto interessanti e - possibilmente - scritti in una forma che non ho finito col repellere del tutto. Come alcuni avranno notato, i numeri relativi al sito sono solo indicativi, perché molti di voi leggono direttamente sui social e questa è la seconda ragione per cui ritengo di poter fare a meno delle analytics, dato che mi toccherebbe poi incrociare i dati delle varie piattaforme e non lo faccio mai.

Il blog ha comunque la sua ragion d'essere nella sua indipendenza da Facebook e, in generale, dalle piattaforme che lucrano sui dati raccolti dalle community: il mio obiettivo sul lungo periodo sarebbe quello di emancipare completamente il progetto da questi servizi, anche se comprendola difficoltà.

Il canale Telegram sta lì anche per questo, visto che Telegram, a differenza di "altri", non raccoglie i vostri dati, non nasconde volutamente i contenuti perché vuole che io li sponsorizzi e non modifica arbitrariamente l'ordine - altrimenti cronologico - del feed. Diciamo che mi è sempre sembrato la giusta via di mezzo tra un feed RSS ed una pagina su Facebook.

Ne parlo poco spesso qui, ma in realtà quella della gestione dei dati è una questione che mi preme molto e preferirei non svendere i dati delle mie community per pochi spicci, nonostante agli utenti stessi spesso la questione non importi molto. In senso prospettico, auspico una sorta di superamento di questa fase 2.0 di internet attraverso la costituzione di una rete del tutto decentralizzata (social inclusi), ma mi fermo qui, prima di lasciarmi prendere la mano da una digressione infinita e non inerente; magari sui protocolli di una nuova rete ci torniamo in un altro momento. Nello scrivere sto cercando una conclusione decente per questo post, ma se vado avanti a forza di digressioni mi diventa l'equivalente digitale del Tristram Shandy, quindi taglio di netto e vi saluto con tanto di auguri per il nuovo anno.


SECONDO POSTO: NALDEMEDINA

TERZO POSTO: Separazione di enantiomeri con colonna HPLC magnetizzata