GV-971 (sodio oligomannato), commercializzato in Cina nuovo farmaco per il trattamento dell'Alzheimer
Cominciamo con un po' di propaganda al tanto amato partito comunista cinese! Cosa c'è di meglio per cominciare le cogitazioni mattutine della domenica che un po' di sano entusiasmo orientale?
La notizia consiste nella commercializzazione sul mercato cinese di un nuovo farmaco per il trattamento dell'#Alzheimer, il cui nome finale è stato concepito da un nutrito gruppo di creativi del partito: GV-971. Recentemente abbiamo parlato di aducanumab, biologico che mira al peptide di β-amiloide; GV-971 non potrebbe essere nulla di più lontano, in termini di chimica e farmacodinamica. Chimicamente parlando, infatti, si tratta di un ben più semplici zuccheri, cioè di sodio oligomannati. Inizialmente ottenuti da estratti algali, vengono ora proposto come farmaco per alterare positivamente il tropismo del microbiota intestinale e quindi trattare l'Alzheimer (da lieve a moderato).
Secondo i ricercatori, un'alterazione negativa nel metabolismo del microbiota intestinale determinerebbe un aumento dell'infiammazione periferica con conseguente aumento delle infiltrazioni linfocitarie a livello encefalico a cui seguirebbe un'attivazione della microglia che, in ultima analisi, indurrebbe direttamente un incremento dei meccanismi neuroinfiammatori e quindi un aggravarsi dei sintomi della patologia, l'accumulo di placche amiloidee, l'incremento di grovigli neurofibrillari ecc. Il farmaco dovrebbe invertire questo processo, rinormalizzando le infiltrazioni linfocitarie. L'uso (ed abuso) del condizionale è giustificato dal fatto che a sostegno della tesi non si trova poi chissà quanta roba in letteratura.
Allego comunque un paper (open access) su Nature
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