"Il Parlamento Europeo intende limitare l’uso dei dieci prodotti che inquinano di più le spiagge europee: tra questi ci sono posate, piatti e bicchieri di plastica, le cannucce, i contenitori usa e getta per gli hamburger e i cotton fioc in plastica e cerca di ridurre l’inquinamento delle attrezzature da pesca. Insieme, questi due gruppi rappresentano circa il 70 per cento dell’inquinamento marino globale."

Fonte: Il Post

Personalmente credo che sia una riforma assolutamente necessaria, nonostante siano comprensibili le resistenze di molti partiti, dato che una simile rivoluzione del settore è difficilmente sostenibile per le aziende (di cui molte sono italiane). D'altra parte le stesse aziende avrebbero dovuto spendere il più possibile in ricerca e sviluppo per soluzioni ecosostenibili già da tempo (come la Johnson&Johnson, che vende cotton fioc senza supporto di plastica) e che attendere oltre sarebbe intollerabile. Diamo loro il tempo di innovarsi, ma che lo facciano in fretta.

Va pure detto che, per fare giusto un paio di esempi, a ovest è pieno di nazioni che si ostinano ad utilizzare carbone (molte statunitensi) e a est c'è gente che sversa i derivati tossici della lavorazione del neodimio direttamente in tossici laghi melmosi (sì, #Cina, parlo di te). Perché dovremmo esigere questi sacrifici dalle nostre aziende, quando gli altri nemmeno si preoccupano delle problematiche ambientali? Su due piedi mi vengono in mente due motivazioni, ma ce ne saranno altre:

  • Innanzitutto perché prima o poi tutti dovranno venire a patti con queste riforme ed essere lungimiranti comporta una maggiore forza, anche economica, sul lungo periodo (es. saranno le nostre aziende ad esportare il prodotto di tecnologie ecosostenibili nei posti in cui questa tradizione non sta germogliando adesso)
  • Le microplastiche del Mediterraneo le ingeriamo noi per primi, col cibo che peschiamo, col sale che raccogliamo.

Questo post non ha alcuna pretesa d'esaustività, è giusto una rapida sequela di pensieri scritti. Voi che ne pensate?